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Castignano

E’ caratterizzata dalle profonde fenditure del terreno chiamate calanchi, formatisi per l’azione erosiva dell’acqua sui terreni argillosi privi di vegetazione. Dal territorio proviene la ‘stele di Castignano’ ora esposta al museo archeologico di Ascoli Piceno. La toponomastica ricorda la presenza dell’ordine religioso dei Templari, ai quali si deve la Fondazione, nell’XI secolo, della chiesa di S. Maria del Borgo. Nella parte bassa del paese, presso la chiesa di sant’Egidio, si possono ammirare opere dei Simone De Magistris (sec. XVI) e Giuseppe Ghezzi (sec. XVII).

Comunanza

La chiesa di S. Caterina di antica origine di cui resta la torre campanaria, ma rifatta totalmente da Pietro Maggi nel 1823. All’interno, oltre al monumentale organo, si ammirano tele di Pier Leone Ghezzi, pittore romano originario di Comunanza, e Antonio Amorosi, oltre a statue e stucchi di Domenico Paci.

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Force

E’ uno dei tanti paesi balconi delle Marche da cui si possono ammirare dei paesaggi fantastici con i Monti Sibillini che fanno da sfondo. Conserva tratti di mura con torre, la chiesa di San Francesco (1882), riedificata su una precedente struttura romanica, la Collegiata di San Paolo del sec. XVII con abside romanica dell’antica chiesa farfense. Tipica è la lavorazione del rame.

Grottammare

Oltre ai villini in stile Liberty della costa, merita senza dubbio di essere visitato l’antico borgo, ove oltre alla Chiesa di S. Giovanni Battista, nella piazzetta vi è l’antico teatro dell’Arancio e la torre dell’orologio. Sempre al paese alto si può visitare il torrione della battaglia e la chiesa di Santa Lucia eretta nel 1590-97 sul luogo della casa natale di Sisto V.

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Montalto

Il territorio di Montalto Marche, fu feudo dell’Abbazia di Farfa, elevato al grado di città, a sede vescovile e a capoluogo di un vasto territorio composto da quattordici terre dal Papa Sisto V, la cui famiglia era originaria del luogo. Di fronte al Museo Sistino si erge la monumentale Cattedrale di Santa Maria Assunta iniziata nel 1587 su progetto di Domenico Fontana e decorata nel secolo XIX con notevoli tempere di Luigi Fontana. Nel centro storico la piazza Umberto I, sulla quale prospettano il Palazzo del Preside del sec. XVIII che ospita il museo archeologico, il museo dell’acqua, della terra e della tela, la pinacoteca civica e il suggestivo museo delle carceri con la narrazione dei discorsi dei carcerati rintracciati da documenti storici. Nella frazione di Patrignone merita una visita la chiesa di S. Maria in Viminatu completamente affrescata e vi si conserva un monumentale tabernacolo ligneo opera di Desiderio Bonfini. Mentre nella frazione di Porchia è da visitare la chiesa di Santa Lucia con un’importante pala di Vincenzo Pagani (prima metà del sec. XVI).

Montemonaco

E’ il Comune più alto del Piceno: caratteristica che lo rende privilegiato per un colpo d’occhio di eccezione su tutta l’area dei Monti Sibillini. Il centro abitato è ancora circondato da possenti mura castellane con torrioni dei sec. XIV. Da ammirare il palazzo Comunale (1549) e la torre civica del sec. XIII. Addossata alle mura è la chiesa di San Benedetto, che ospita una Pietà di ambito tedesco del secolo XV, e la chiesa di San Biagio sede del Museo di arte sacra. Tra le chiese rurali meritano una visita quella di San Giorgio all’Isola (eretta nel secolo XI ma rimaneggiata fino ai secoli XVI e XVII) che conserva importanti affreschi bizantini, San Lorenzo in Vallegrascia che ospita dei bassorilievi altomedievali e la chiesa di santa Maria in Casalicchio in località Tofe, anch’essa adorna di affreschi del secolo XV e XVI. Tra le escursione quella più suggestiva è al lago di Pilato insieme a quella della Gola dell’Infernaccio.

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Monteprandone

Ha dato i natali san Giacomo della Marca (1394-1476) e al pittore Carlo Allegretti (1555-1622). Per il paese si possono ammirare tratti delle mura castellane, porta di Borgo da Monte, del sec. XVI, oltre alla casa natale di San Giacomo. Imponente nel suo interno riccamente decorato è la Collegiata di S. Nicolò, costruita da Pietro Maggi, il Palazzo Comunale e il Museo libreria di San Giacomo della Marca, in cui sono esposti importantissimi codici appartenuti al convento.

Ripatransone

Nel suggestivo borgo, si giunge alla piazza, dove sorgono il Palazzo del Podestà, di struttura romanico-gotica, il Palazzo Comunale ricostruito nel sec. XVII, il museo Archeologico e il Teatro Mercantini. Notevole la Pinacoteca civica “Uno Gera”, in palazzo Bonomi-Gera, la Cattedrale, eretta tra il 1595-1629, che offre una importante rassegna di opere romane del primo Seicento, dovute ad Orazio Gentileschi, Giovanni Lanfranco ed Alessandro Turchi detto l’Orbetto. Da visitare anche il museo della civiltà contadina, il museo e bottega del vasaio, le antiche fonti dei secc. XV-XVI, il Santuario di Santa Maria della Putrella ed il vicolo più stretto d’Italia.

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Rotella

Si trova alle pendici del monte Ascensione. Fu possedimento dell’Abbazia farfense e conserva dell’antica struttura difensiva resti di mura e la massiccia torre dell’orologio del sec. XV. Oltre alla chiesa di Santa Viviana, merita una visita la chiesa di San Lorenzo è un autentico gioiello che conserva molte opere pittoriche del pittore fermano Filippo Ricci. In autunno, nelle campagne circostanti, è possibile assistere al singolare fenomeno geologico “dei vulcanelli”: emissioni di fango freddo provocate dalla spinta di idrocarburi gassosi.

San Benedetto del Tronto

Nel paese alto, vicinissimo al museo di arte sacra, vi è la torre dei Gualtieri da poco tempo restaurata e visitabile. Sempre vicino la chiesa di S. Benedetto Martire ricca di opere d’arte. Scendendo a valle nell’antico borgo marinaro si può visitare il museo della pesca e della civiltà marinara, associato all’Antiquarium Truentinum e la museo delle anfore. Il lungomare, uno dei più belli dell’Adriatico per più di due chilometri affilate di alte palme. Al mare San Benedetto ha il porto peschereccio tra i più importanti del Mediterraneo.

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Nel visitare questi splendidi luoghi consigliamo alcuni

interessanti itinerari!

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